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Come liberarsi nel bosco

Un mio testo di boschi e liberazioni viene ospitato su In allarmata radura. Onorato, ringrazio in particolare Livia del Gaudio, la redazione e Dalila Guergache, autrice delle immagini che accompagnano il testo. Potete leggere il testo completo qui: Come liberarsi

In uno dei suoi discorsi, Alan Watts ci invita a immaginare come sarebbe andare a dormire e non svegliarsi più, e poi a pensare com’è stato svegliarsi senza essersi mai addormentati. Questa provocazione, tipica di un koan zen, è stato

Rogozov – Mauro Maraschi

“L’unico modo per vivere a lungo e in salute è non fare nulla”. Questa frase che sembra riecheggiare le vibrazioni di una campana tibetana o che potrebbe essere uno slogan di John Lennon, è pronunciata da Ruggero Gargano, il protagonista

Il benefattore

Sul blog La Grande Estinzione sono stati pubblicati alcuni estratti di un romanzo al quale sto lavorando da (troppi) anni. Ringrazio Antonio Vena, curatore del blog e Mauro Maraschi per la sua generosa introduzione agli estratti, e all’idea di questo

Bangkok e ½

Cosa avrebbe fatto Fellini a Bangkok? Un viaggio onirico, un mio racconto breve su minima&moralia. Verso la fine di Ottobre la stagione delle piogge volge al termine. Ancora qualche scroscio violento allagherà le strade e i sotterranei, ma a fine giornata

Io sono Jobal

Jobal è l’unico che non dorme in tenda: si è sistemato in una roulotte con Maria. Jobal è un ragazzone biondo e riccio, sempre in abiti da lavoro verde mimetico, e porta un paio di occhiali a montatura spessa tenuta

Amo Fellini. Poco tempo fa ero a Roma e ho incontrato, quasi esattamente vent’anni dopo, la nipote di Federico Fellini. Vent’anni fa stavo girando una pubblicità a Roma, una pubblicità per la pasta Barilla, con Gerard Depardieu, e Tonino Delli

Risorgere – Paolo Pecere

Sono sommerso in una valanga, di neve, ed è stupendo. Circondato dal fragore del ghiaccio ma già da qualche ora ho smesso di sentirlo, al suo posto una nenia lontana, angelica. Vengo trascinato a valle da un moto rallentato del

TIME in time

11.10.2019 – Addis Abeba, aeroporto, gate A9. Manca mezz’ora all’imbarco del volo che mi porterà a casa.  Dal portariviste di fianco al bancone prendo una copia del TIME. In copertina la foto di un bambino, sulle sue spalle un fagotto

Nella postfazione al suo “Natura morta con custodia di sax”[Einaudi, 2013 – Instar, 1993], Geoff Dyer fa riferimento alla ‘repubblica del jazz’. Dyer la propone come risposta a una domanda di George Steiner il quale, nel suo studio “Vere Presenze”

Ishmael

A distanza di oltre vent’anni dalla prima lettura, riprendo in mano Ishmael di Daniel Quinn. Il romanzo venne pubblicato nel 1992 e ricevette il Turner Tomorrow Fellowship Award, un riconoscimento per le opere di narrativa che propongano soluzioni originali ai problemi del

Artico Nero in Hokkaido

Ho accompagnato il recente viaggio in Hokkaido con la lettura di “Artico Nero – La lunga notte dei popoli dei ghiacci” di Matteo Meschiari – Exòrma Edizioni, 2016. Qualche riflessione in questo pezzo pubblicato su Altri Animali, il blog di Racconti edizioni.

Suite Carrère

[Questo pezzo è stato ripreso e pubblicato su  Altri Animali, il blog di Racconti edizioni – a loro va il mio ringraziamento]. Qualche tempo fa, in una delle mie sempre più rare apparizioni su facebook, ho scritto questa frase: A volte

Bambù

Un mio racconto su retabloid, la rassegna stampa dello studio editoriale Oblique. Bambù      La jeep di Samir era sempre in testa al convoglio delle auto governative. Gli altri autisti che ogni giorno ci portavano dall’hotel al centro conferenze se ne

SMH

Ogni tanto un racconto. Questo si intitola SMH e qui sotto riporto l’incipit. Potete leggere tutto il racconto su flaneri, che ringrazio calorosamente. SMH Siamo stati noi. Ci siamo presentati e gli abbiamo detto che dovevano andarsene. Siamo stati noi

Pale blue dot

Io non lo sapevo ma il giorno del mio diciassettesimo compleanno la sonda Voyager 1, che in quel momento si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza, ha scattato la foto qui sopra. Sembra che sia stato lo stesso Carl

Le ultime ore di vita di Aldous Huxley raccontate dalla moglie, Laura Archera Huxley, in una lettera particolarmente toccante. Questa testimonianza che ho scovato e tradotto è ora disponibile su Satisfiction. A loro il mio ringraziamento per l’ospitalità. L’introdizione alla

Ancora Pancake, grazie.

Ho sempre pensato che dare, o ricevere, consigli di lettura sia sostanzialmente inutile. Il processo col quale ci si avvicina a un libro, gli si gira intorno, lo si sceglie dallo scaffale e si arriva infine a leggerlo è pieno

Verrete portati sull’orlo del precipizio e lì aspetterete. Basteranno poche pagine per creare quel senso di vertigine che vi accompagnerà durante la lettura di Apri gli occhi, ultimo romanzo di Matteo Righetto (158 pp. TEA ed. 2016). Sarà sufficiente l’incipit: Accadrà

C’è stato un tempo, peraltro neanche troppo lontano, nel quale bastava un attimo. Un dettaglio, un piccolo particolare, un’immagine alla quale ne seguiva subito un’altra in un gioco a rincorrersi. Nella mia mente si allineavano fotogrammi, o sequenze di fotogrammi,

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