Uno scrive, scrive, riempie quaderni, e poi li mette in un cassetto. E poi i cassetti sono pieni e non riesci più a chiuderli. E allora rileggi, tagli, fai modifiche, correggi. E un giorno dici, ok, questo può andare, può andare? E lo spedisci, lo lasci libero il tuo racconto. E poi ti dicono che a qualcuno è piaciuto e lo mettono in un libro. E tu sei contento, sei contento? E poi prendi la tua vespetta e vai vicino a Porta Pia. E’ la prima volta che ti trovi in una situazione così. Ascolti, batti le mani e poi leggi il tuo racconto, quello che avevi lasciato libero, quello che a qualcuno è piaciuto. E’ stata una mezza serata piacevole, diversa. Hai parlato con qualcuno, hai detto bravo (o brava), mi è piaciuto, e loro hanno fatto lo stesso. E tornando a casa in vespetta il vento era piu piacevole del solito, i semafori rossi ti davano meno fastidio e hai anche rallentato per far passare i pedoni. Se non altro la serata è servita a questo, a farmi ritrovare il buon umore.
Il brano che ho letto si chiama “J”. La serata era la premiazione del concorso Cose a Parole III di Perrone editore. L’antologia è qui (inserirò il link quando apparirà sul sito dell’editore).
Grazie a voi, se mai leggerete, di aver condiviso un sorriso con me nelle chiacchiere post serata.
J.
Nella foto Josh è in pantaloni corti e mostra orgoglioso una bicicletta, forse un regalo, dietro di lui un prato fiorito e il cielo azzurro; nell’altra foto Jerry è a torso nudo, un paio di jeans, e sta seduto sul cofano di un’automobile, sullo sfondo la strada sterrata ed il cielo infinito.
La mamma di Josh ogni domenica lo porta al centro commerciale; la mamma di Jerry, per arrotondare, la domenica si dedica al commercio, delle droghe leggere.
Josh da bambino si è fatto un taglio su un dito, ha succhiato il sangue e gli è piaciuto il sapore; Jerry non è mai stato bambino.
Ora Josh ha una volvo station vagon gialla; Jerry gira in motocicletta.
Josh è un hippy con i capelli lunghi; Jerry i capelli li tiene corti.
Josh ha una folta barba castana; Jerry ha un musetto glabro da coniglio.
Josh vuole farsi i dread; Jerry tiene i capelli corti perché se no non gli danno un lavoro.
Josh va a prendere la marijuana da un suo amico che la coltiva in casa; Jerry la compra dietro la stazione degli autobus.
Josh studia psicologia al college; Jerry ha tre lavori.
Josh passa le vacanze in Messico nella casa di suo padre; Jerry in Messico c’è stato una volta che ha combinato un casino e doveva sparire per un po’.
Josh dopo il college vuole trovarsi un lavoro; Jerry lavora per potersi pagare il college.
Josh vuole sempre arrivare primo in tutto quello che fa; a Jerry basta partecipare.
Josh ha sposato una ragazza bionda e sono andati a vivere in una casa fuori città; Jerry ha avuto due figli da due donne diverse senza sposare nessuna delle due.
Josh si è arruolato perché anche suo padre era militare; Jerry si è arruolato perché voleva uno stipendio sicuro per mantenere i suoi figli.
Sul giornale, nelle foto in bianco e nero, sia Josh che Jerry hanno i capelli corti.
Josh è morto in Afganistan il 23 marzo; Jerry il 28.
Josh è arrivato primo.