Sunset Limited – Cormac McCarthy

C’è una lunga lista di autori dei quali non ho letto nulla, ma non ho fretta, e in modo abbastanza casuale, uno alla volta, li vado a pescare. Con Cormac McCarthy è andata così.

Girovagando su Youtube mi sono imbattuto in una vecchia puntata di Totem nella quale Baricco parlava di Cormac McCarthy e in particolare di Oltre il confine (primo spezzone, di tre, qui). Bene, interessante, primo tassello. Iniziata la ricerca su McCarthy, sempre su Youtube trovo (qui) la versione integrale, in lingua originale, di No Country for Old Men, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di McCarthy (in Italiano: Non è un paese per vecchi). Bene, avvincente, secondo tassello. Il terzo tassello andava cercato in libreria e così, in previsione di un viaggio in treno (Roma-Bologna: due ore e mezza), ho scelto un testo breve:  Sunset Limited, 116 pagine.

Sunset Limited, in realtà, è un romanzo in forma drammatica e, come testo teatrale, è stato messo in scena per la prima volta a Chicago nel 2006 (in Italia a Bologna nel 2010). Del 2011 invece è la trasposizione cinematografica. Film diretto e prodotto da Tommy Lee Jones e da lui stesso interpretato insieme a Samuel L. Jackson.

Il libro è interamente costituito dal dialogo fra i due unici personaggi, il Bianco e il Nero. I due parlano, seduti ai lati opposti di un tavolo sopra il quale è appoggiata una bibbia. Parlano da prospettive diverse, hanno lingue e colori antitetici. Non c’ è possibilità di contatto fra loro, se non forse nell’abisso della disperazione che però hanno deciso di affrontare in modo  diverso, l’ uno tramite Dio,  l’altro col suicidio.

La scena è un modesto e claustrofobico appartamento di New York, il Nero è un ex-carcerato cristiano evangelico, mentre il Bianco è un professore ateo. Dal dialogo si scopre che i due si erano incontrati per la prima volta poche ore prima in una stazione, dove il Nero aveva evitato che il Bianco si suicidasse buttandosi sotto un treno di passaggio: il Sunset Limited. I due personaggi cominciano quindi a dibattere sul significato della sofferenza umana, sull’esistenza di Dio e sul suicidio.

Nella dinamica del dialogo, Il Nero inizialmente ha il controllo della situazione ma presto diventa chiaro che il non-credente si appoggia su convinzioni più solide del credente. E quando il Bianco riesce a esprimere tutto il suo nichilismo, il Nero è alle corde.  Il Bianco confessa che fino a quel momento aveva basato le sue certezze e le sue speranze nel mondo della cultura, ma ora non è più così. Cos’ha causato la perdita della sua fede? Non viene mai detto. E il Nero, è un angelo custode o un peccatore alla ricerca della redenzione? L’unica domanda (inquietante) che rimane (senza risposta) come costante del dialogo è: cosa ti divide dal tuo Sunset Limited?

Nota: il disegno in alto è di Alexander Well

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